Prima luna

Sono stata invitata a far parte del cerchio delle madrine, delle donne che avrebbero accolto una giovane donna che celebrava la sua prima luna, il menarca, l’entrata nel mondo delle donne. E’ stata una grandissima emozione, che mi ha fatto toccare con mano i semi che stiamo piantando per un mondo migliore, che mi ha fatto vedere come questi figli sono già il mondo migliore che sognamo. Mi ha fatto sentire fiera di far parte di una rete di donne che in giro per il pianeta sta desiderando un mondo in cui le donne possono riunirsi in cerchio, celebrare la loro femminilità, scambiarsi confidenze, consigli, segreti, lacrime e risate.
Non so chi fosse più emozionata, lei, al centro della scena, la sua mamma, commossa al suo fianco, chi di noi sa che la prossima sarà la propria figlia, le due meravigliose anziane che conducevano la cerimonia…
E’ stato bellissimo accoglierla in un cerchio in cui ognuna di noi ha parlato del mondo delle donne, dei simboli che da secoli le donne tengono nei loro altari domestici, degli oggetti che fanno parte del mondo femminile in mille parti del mondo. Raccontarle com’è essere donna per ognuna di noi, cosa significa, qual è la ricchezza, qual è la sfida, qual è la conquista.
Trovo che sia una grande ricchezza che una giovane si possa confrontare con donne di età diverse, che sappia di poter trovare in donne adulte dei punti di riferimento, donne che non sono le amiche della mamma, ma che possono essere sue alleate, possono supportarla, possono esserci quando avrà bisogno, o quando vorrà il parere di un’altra donna. Trovo importante che una ragazza possa ritualizzare il suo passaggio, possa sentire e mostrare agli altri che è cambiata, non è più da contare tra i bambini, ma è cresciuta, è diversa, può far parte di un cerchio più ampio, può partecipare ad altri discorsi, ad altri momenti. Con il rispetto e la delicatezza adatti alla sua età, che bello che possa aver fatto un passo per trovare una sua collocazione, in un’età che spesso rende difficile stabilire i giusti confini rispetto alla propria identità, a chi siamo, a quello che vogliamo, ai nostri diritti e ai nostri doveri. Ecco, lei oggi lo sa, almeno un po’, lo ha sentito nelle parole dei padri emozionati che hanno parlato delle proprie figlie, lo ha visto negli occhi delle bambine più piccole, che la sentono un po’ diversa, lo ha dimostrato muovendosi più libera, con una presenza e una luce che ha sempre avuto, ma che forse aveva bisogno di essere onorata, celebrata, mostrata.

Ti porto nei miei pensieri, nelle mie preghiere, e ti ringrazio, perchè attraverso la tua cerimonia ho celebrato anche me stessa, la mia fanciulla interiore, mi sono riflessa nei tuoi occhi e ho rinnovato il senso della sorellanza, dell’accoglienza, del cerchio. Grazie per mostrarmi che le cerimonie, i rituali, i cerchi aiutano a crescere, e perchè dare il benvenuto ad una giovane donna è un fantastico modo per vivere la femminilità, per ricordare cosa conta, per focalizzarmi su ciò che voglio, ciò che amo, ciò che coltivo nella mia vita.

Buona vita, e che tu possa sentirti sempre protetta da un manto di stelle.

Nike

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