Estia, custode del fuoco sacro

Incontrare la dea Estia è un’esperienza toccante. Lei si muove nel profondo, con movimenti pacati, ma pieni di presenza, quotidiani, ma ricchi di sacralità. Incontrare Estia significa toccare l’essenza del sacro, senza sfarzo, senza orpelli, semplicemente per ciò che è. Vuol dire imparare il valore di ogni istante. Significa essere consapevoli di ogni atto, presenti in ogni gesto.

Estia si muove così, presente nella nostra intimità, senza mostrarsi, senza apparire, ma capace di rendere sacro ogni giorno, di restituire importanza ad ogni atto quotidiano.

Coltivare Estia vuol dire accendere ogni giorno il suo fuoco sacro, perché possa accendersi dentro di noi il fuoco della presenza e dell’attenzione. Vuol dire rendere la giornata una meditazione continua, restando presenti a ciò che si fa. Grandioso punto di arrivo della nostra coscienza, dedichiamo ad Estia almeno pochi minuti al giorno, passando almeno qualche minuto della giornata concentrate completamente su ciò che facciamo, anche se si tratta solo di stirare o lavare i piatti. Non facciamolo come un gesto meccanico, privo di valore, che non richiede la nostra attenzione, ma restiamo presenti, controlliamo i nostri movimenti, siamo consapevoli di ogni atto e di quello che lo motiva. Non distraiamoci, non pensiamo a dopo, ma per un attimo, per cinque minuti, per il tempo di una noiosa, quotidiana faccenda, restiamo totalmente presenti a noi stesse. Questo renderà sacra la nostra giornata, darà valore a ciò che facciamo, riempirà di calore il nostro prenderci cura di noi, degli altri, della nostra casa….

Facciamo spazio ad Estia nelle nostre vite e nelle nostre case, perché è un dono rendere sacro ogni istante.

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