Adolescenza ribelle?

Negli ultimi tempi quando sento i luoghi comuni sugli adolescenti che si formano ribellandosi, che l’andare contro fa parte dell’adolescenza qualcosa mi si muove dentro. Perché io non ne sono mica tanto sicura…. Cioè, il fuoco dell’adolescenza è davvero il fuoco della ribellione? Oppure è il fuoco della verità, della libertà, della passione? A cosa si ribellano questi ragazzi? E il punto della questione è la ribellione? O l’espressione senza se e senza ma di se stessi e di ciò in cui credono? E quanto fa comodo a noi come genitori e come società sostenere che è una ribellione contro qualcosa e non un movimento per qualcosa?

Perché, ammettiamolo, dirci che si muovono contro il sistema, contro la famiglia, contro di noi, in realtà relega le loro richieste e le loro motivazioni nell’angolino del “contro il sistema”, che tanto, si sa, resta sempre lì, e allora lascia pure che in questi anni sperimentino questo desiderio, tanto poi ritornano…. e così, mentre loro credono di battersi per qualcosa di nuovo, noi li freghiamo, perché battersi contro il sistema non fa che rinforzare il sistema stesso, che sarà sempre più radicale, sempre più protetto, e tu avrai solo due possibilità: o sei dentro o sei fuori, e se sei fuori lo sarai sempre di più, sempre più emarginato, sempre più escluso, isolato, controllato, radicalizzato. E debole.

Ma se, invece, a questi ragazzi avessimo insegnato che un altro mondo è possibile, e che loro ne sono i creatori, perché noi non possiamo neanche immaginarla la meraviglia di quello che loro potranno creare e costruire con le loro forze, i loro desideri, la loro intelligenza e la loro creatività? Se iniziassimo ad ascoltarli, a dare loro posti e spazi dove poter portare le loro idee e la loro voce, e non con la sufficienza e l’arroganza degli adulti che ne sanno di più? Perché noi più di loro sappiamo solo ciò che ci ha insegnato il Tempo, ma loro hanno dalla loro parte tutta l’energia dell’aria nuova, del fuoco della passione, dell’energia vitale che scorre impetuosa…. Quanto potrebbero portare nelle nostre vite come innovazione, cambiamento, creatività?

Invece li preferiamo confusi e senza forze, non concedendogli diritti fino ai 18 anni, ma chiedendogli a 14 di assumersi la responsabilità di scegliere cosa fare da grandi, li vogliamo responsabili dei loro passi a scuola, ma non iniziamo a trattarli da pari in casa, con tutto ciò che essere alla pari comporta, come condivisione di scelte, responsabilità, compiti e diritti…

E’ questa la via giusta da percorrere? Oppure è opportuno riguardare anche le parole con cui nominiamo gli adolescenti e i giovani e i loro sforzi? E prima di sorridere con condiscendenza alle loro lotte contro, forse possiamo insegnare loro a lottare PER quello in cui credono, camminando per primi le nostre parole, mostrando loro che anche noi abbiamo fatto e stiamo facendo la nostra parte per lasciare il Mondo un posto migliore di come lo abbiamo trovato! Diventiamo un vero cerchio, con età diverse, energie diverse, visioni diverse, ma con l’unico scopo di camminare in bellezza, di servire la Vita, di essere autentici. Insieme, e non contro!

Con amore infinito ai miei meravigliosi figli, che crescono in verità e bellezza, cercando e seguendo i passi del loro cuore! Sono fiera di voi, ora e sempre!

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