Non amo le definizioni e da quando ho iniziato a praticare sciamanesimo le ho amate ancora meno. Davanti a domande su cosa significhi questa parola mi trovo sempre in difficoltà. Del resto gli sciamani stessi non la usano, così come non si danno questo nome!
Che cos’è lo sciamanesimo?
Quello che noi definiamo sciamanesimo è la Medicina della Terra.
È qualcosa che fa parte dell’umanità da sempre, che si è declinata in modi diversi nel tempo e nei luoghi, ma in cui possiamo riconoscere tratti che uniscono. È un modo di vivere, di percepire la vita, di entrare in relazione con la nostra idea di Cosmo e di Esistenza.
Praticare sciamanesimo, in un certo senso, vuol dire vivere la vita di ogni giorno scegliendo come farlo. Consapevoli di essere parte di qualcosa di più grande che ci nutre e con cui siamo in relazione in ogni istante.
Lo sciamanesimo è probabilmente il più antico sistema di pratica spirituale e di guarigione. Ne abbiamo tracce antichissime in tutti i continenti, un filo rosso che parla di radici comuni.
La distinzione tra sciamanesimi – andino, nepalese, siberiano, africano e quant’altro – in un certo senso è come distinguere una lingua da un’altra.
Certo, ci sono differenze non banali e potrebbero esserci incomprensioni ma di base stiamo parlando di differenti modi di comunicare. Con gli Spiriti, con gli Elementi, con il mondo che ci circonda.
Ecco perché non amo i weekend di pratica sciamanica mordi e fuggi. Perché non mi piace vedere la capanna sudatoria trattata come una sauna. Perché non condivido l’approccio di chi propone ad altri una pratica che ha provato solo un paio di volte, probabilmente in un weekend mordi e fuggi.
In tutti questi casi manca la profondità, la comprensione di un intero sistema di credenze. Un sistema che spesso non è difficile da comprendere in sé ma è molto diverso da come noi vediamo le cose.
Il tempo è ciclico e non lineare. L’Inframondo non è l’inconscio e neanche l’aldilà. Il Grande Spirito è tutto, la Pachamama anche. La reciprocità è un valore fondamentale.
Sciamanesimo e sciamanesimi
Ogni tradizione sciamanica è diversa dalle altre ma tutte si fondano su due convinzioni centrali:
- Ogni cosa è viva, pulsante di saggezza antica.
- Il mondo fisico non è tutto. Ci sono dimensioni intangibili in cui risiedono gli Antenati, gli Spiriti e le forze ctonie.
Negli sciamanesimi, il mediatore tra il nostro mondo e i reami spirituali è una persona di potere, il cosiddetto sciamano. Sa attraversare i confini e viaggiare tra i mondi, dialogare con le entità sottili, porta guarigione e guida la comunità, si prende cura del flusso e dell’equilibrio dell’esistenza.
La connessione con il tutto è il cuore delle tradizioni sciamaniche.
Noi non siamo una razza aliena discesa sulla terra per dominarla, siamo parte del tessuto del Cosmo e legati a ogni persona, fiume, pietra, soffio di vento. Parte di un sistema che batte un tempo ciclico, che scorre attraverso le stagioni per riportarci sempre alla sorgente.
La malattia e il malessere esistenziale nascono quando il nostro legame con questa realtà e il mondo che ci circonda viene reciso, distorto o indebolito. Sono il segno di uno strappo che provoca dolore perché ci allontana dalla Vita stessa.
Le cerimonie, i rituali ci ricordano il nostro posto nell’universo, mettono ordine nel caos portando armonia e senso di appartenenza. Ci permettono di onorare quel legame vitale, di nutrirlo e di restituire con gratitudine parte di quanto ci viene donato.
Ecco lo sciamanesimo per me è tutto questo. E sono felicissima di poter trasmettere quello che so e che pratico a chi desidera riscoprire il Sacro che è dentro e intorno a noi ogni giorno.
Se anche tu sei in ricerca e vuoi iniziare da qualche parte, puoi farlo con questa checklist per creare il tuo spazio sacro
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