La parola dell’anno

Tu la utilizzi la Parola dell’Anno? Conosci questa modalità? Io la utilizzo da un paio d’anni, e per me funziona molto meglio dei mille desideri e propositi per l’anno nuovo.

Vuoi sapere come funziona per me? Il concetto è che, invece di trovare tanti piccoli passi da fare, che generalmente mi dimentico entro marzo, con la Parola cerco un solo concetto, più ampio. Cerco una parola che sia ciò che voglio manifestare nell’anno , in ogni campo.

Per capirci, la Parola del 2018 per me è stata Passione. Cosa ha voluto dire? Io volevo che tutto ciò che faccio nella vita avesse come stimolo primario la Passione; volevo che ciò che decidevo di fare avesse in sè una scintilla di questo fuoco; volevo che nella mia vita di coppia ci fosse passione rinnovata; desideravo che nella mia vita famigliare venisse mantenuto un fuoco accesso con passione da tutti i componenti; volevo che il mio lavoro mi appassionasse, lasciando perdere ciò che non aveva più questa connotazione. E mille altre cose ancora, ma questa era la vibrazione che desideravo.

Che si fa una volta scelta la parola? La si coltiva, in ogni modo possibile: io la ho tenuta scritta nel mio mandala dell’anno (questo, per intenderci) di modo da averla sott’occhio; ho usato degli oli essenziali che mi collegassero alla Passione; ho prestato attenzione alla vita privata; ho fatto scelte lavorative e di formazione che mi facessero sentire allineata a questo; di conseguenza ho eliminato quello che non mi risuonava più. E ho scelto delle Muse che mi ispirassero!

Come è andata? Bene, molto bene! E’ stato un anno in cui ho focalizzato molto di ciò che desidero, ma altrettanto è saltato all’occhio ciò che non mi risuona più. Del resto, con una parola così, non poteva che andare in questo modo, no? Ho viaggiato, ho incontrato persone nuovo, ho avuto qualche cocente delusione, ma non troppe, tutto sommato. E ho provato una noia infinita per tutto ciò che non è più allineato con me. Ho preso qualche decisione coraggiosa, ho fatto un paio di salti nel vuoto, ed ho molto goduto della Vita, della mia relazione, della famiglia!

Insomma, l’idea è che tu ti allinei alla tua parola, fai la tua parte per portarla nella tua vita, e la Vita fa la sua parte per portare quella vibrazione attraverso ciò che ti succede. Cosa significa questo? Che la parola dell’anno va scelta con cura, perché non è soltanto unicorni e cuoricini. A volte è dura, esaspera situazioni, ti porta anche l’ombra di ciò che hai scelto, che nel mio caso è stata allontanare persone che in fondo amavo, ma più per abitudine che per vera passione, e anche concludere percorsi che non mi appassionano più. Quindi, scegli con cura la tua parola, e poi coltivala, giorno dopo giorno, per essere sempre più vicina alla Te che desideri essere e manifestare. E dopo che l’hai scelta vieni a comunicarmela, che sono curiosa!

PS. vuoi sapere la mia parola per il 2019? SUCCESSO! Perché voglio concretezza nei miei passi, perché non voglio disperdermi, perché voglio dare una botta alla pigrizia. Funzionerà?

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