Ogni anno in questo periodo vedo spuntare online centinaia con consigli per prepararsi al nuovo anno, che di solito puntano sul fare qualcosa e sul concreto. Obiettivi, piani di lavoro, progetti di sviluppo, liste di buoni propositi, … Per carità, tutto utile e tutto giusto, ma siamo sicure di voler accogliere il nuovo anno solo con la testa?
Non sarebbe meglio per una volta radicarci nei nostri desideri più profondi, dando voce a quella che è la nostra Verità fatta di aspirazioni e bisogni?
Se vuoi scoprire cosa succede quando dai spazio alla connessione con te stessa e il Tutto, ti lascio tre rituali per il nuovo anno semplici e trasformativi.
La doccia della chiarezza
La vera magia dei rituali è nella loro semplice profondità. Qualsiasi azione può diventare un rituale se la pratichiamo con la giusta intenzione, perché siamo noi a caricarla di significato.
La doccia della chiarezza è un esempio perfetto. In pratica quello che devi fare è regalarti il tempo di una lunga doccia, da fare però con un’attenzione diversa ai tuoi gesti.
A COSA SERVE
Quando si avvicina il nuovo anno è un fiorire di buoni propositi. È giusto, l’energia del momento ci dice che è il momento di guardarsi dentro per capire chi siamo davvero e cosa vogliamo.
Come cambierebbe la vita se le tue azioni fossero davvero allineate a ciò che fa parte di te, al tuo io più vero, a quei sogni che non hai il coraggio di esprimere o inseguire? Il rituale della doccia è un modo semplice, gentile per attingere al potere degli elementi e riconnetterti alla voce della tua anima.
Chiedi all’Acqua di portare via tutto ciò che non ti appartiene, come il carico emotivo che ti porta a scegliere e agire in base alle aspettative degli altri mettendoti sempre al secondo, terzo, decimo posto.
Così potrai definire propositi e obiettivi che ti fanno battere il cuore, per cui avrai il desiderio e la motivazione di impegnarti, che ti avvicinano alla persona che desideri diventare.
COME FUNZIONA
Scegli con cura i prodotti che utilizzerai e qualche coccola che ti permetta di immergerti nel rituale, come una candela profumata o la musica che ti accompagna nelle tue pratiche quotidiane.
Mentre fai la doccia, concentrati sul percorso dell’acqua che ti accarezza la sommità della testa, la nuca e poi scivola lungo tutto il corpo portando con sé le tensioni, le situazioni che non stai lasciando andare e che ti tengono in stallo, le voci esterne che ti dicono di sapere ciò che è meglio per te.
Il mandala dell’anno
Questo rituale accompagna la mia famiglia da quando i ragazzi erano piccoli. Ora sono fuori casa ma so che porteranno con sé questa tradizione, perché oltre ad essere un rituale potente è anche divertente!
A COSA SERVE E COME SI FA
Noi lo facciamo nei primi giorni dell’anno, possibilmente entro il 6 gennaio. Prendiamo un grande cartoncino, riviste illustrate, colori, brillantini, sticker, decorazioni varie e iniziamo a immaginare il futuro.
Cerchiamo immagini che ci ispirino, parole che vogliamo portare nella nostra vita con il nuovo anno. Possiamo avere già un’idea in testa, quindi cercare qualcosa di particolare che la rappresenti, oppure farci ispirare da ciò che troviamo. Un ritaglio alla volta, sul cartoncino componiamo il nostro mandala che sarà appeso in un posto ben visibile.
Ci aiuta a tenere presente il nostro intento durante l’anno, a restare focalizzati sui desideri, a impegnarci per realizzare i nostri sogni, a muovere le nostre energie nelle direzioni che vogliamo percorrere.
E alla fine del ciclo, quando l’anno volgerà al termine, ci aiuterà a capire quanto ci siamo avvicinati a ciò che desideriamo essere e manifestare nella vita!
IL MANDALA DELL’ANNO PERSONALE
Il mandala dell’anno realizzato come famiglia, oppure come coppia, permette di visualizzare i progetti condivisi da coltivare insieme nel prossimo giro di ruota, e sostiene il nostro impegno comune quando la quotidianità cerca di distrarci.
Se invece crei un mandala dell’anno personale, diventa una mappa dei desideri. Un focus che ti indica dove vuoi indirizzare i tuoi sforzi e la tua energia.
Alla fine dell’anno, il mandala personale si trasforma in uno specchio che porta alla luce verità profonde. Perché non dice solo quanto hai realizzato, ti fa anche vedere gli aspetti a cui credevi di tenere ma per cui puoi non ti sei impegnata.
La parola dell’anno
Hai mai sperimentato il potere della parola dell’anno? Io ho iniziato a cercarla alcuni anni fa, e per me funziona molto meglio della lista dei 1000 desideri o di altri rituali per il nuovo anno che sono più di tendenza.
A COSA SERVE
Se non sai di cosa sto parlando, ecco di cosa si tratta. Invece di fare la lista dei buoni propositi che di solito ti sei scordata entro Imbolc, scegli un’intenzione da coltivare durante l’anno. Attenzione: la parola dell’anno non riguarda qualcosa da fare ma sensazioni, emozioni che desideri provare (o sperimentare di più) nella tua vita.
Per capirci: invece di darti l’obbligo di andare in palestra, che tanto se non ti piace non lo farai mai e lo sai bene, scegli di coltivare la leggerezza oppure l’agilità. Poi declini questa parola in tutte le aree possibili della tua vita, ti allinei con la sua energia e diventa la nota di fondo a cui accordare le decisioni che prendi e ciò che fai.
L’idea è muovere le tue energie facendo la tua parte per portare questa sensazione o emozione nella tua vita, facendole spazio in modo attivo. E la Vita fa la sua parte per portare quella vibrazione dalla tua parte attraverso ciò che ti succede.
COME VIVERE LA TUA PAROLA
La parola dell’anno non è soltanto unicorni e cuoricini. A volte è dura, esaspera situazioni, ti porta anche l’ombra di ciò che hai scelto, ti mette davanti a scelte difficili che richiedono coraggio per essere sempre più vicina alla Te che desideri essere e manifestare.
Per capirci, la mia parola del 2018 è stata Passione. Mi ha trovata perché in quel periodo sentivo il fortissimo bisogno di infondere il mio Fuoco interiore in tutto: vita di coppia, relazioni famigliari, lavoro, … Cosa ha voluto dire nel concreto?
- L’ho scritta sul mio mandala dell’anno per averla sempre sotto gli occhi.
- Ho utilizzato olii essenziali ed erbe che mi ricollegassero alla fiamma della passione.
- Ho scelto delle Muse che mi ispirassero.
- Ho viaggiato e incontrato persone nuove, nutrendo la mia curiosità e la mia passione per la conoscenza.
- Ho allontanato dalla mia vita persone che amavo per abitudine e ricordo, non più per vera passione.
- Ho lasciato andare progetti e percorsi che non mi entusiasmavano più.
- Nel lavoro, ho eliminato i servizi che non mi risuonavano più. E ho trasformato alcune proposte che sentivo meritare più spazio.
La parola dell’anno non è qualcosa che scegli solo razionalmente.
A volte emerge un po’ da sé, con lentezza mentre lasci spazio ai tuoi desideri, alla voce che chiede di manifestare nel mondo la tua nuova pelle. Altre volte invece ti arriva dritta come un fulmine.
La cosa più importante è sceglierla con cura, trovando tra le tante parole che possono venirti in mente quella che risuona nel tuo profondo, che ti trasmette la vibrazione giusta anche al cuore, allo stomaco e ogni altra cellula.
Se i rituali per il nuovo anno hanno acceso in te il desiderio di coltivare una connessione più profonda con la tua spiritualità e il tuo vero desiderio, posso accompagnarti con questo percorso.
Tu, intanto, puoi iniziare a sperimentare nuovi passi di spiritualità nel quotidiano con questa checklist che ho creato apposta per accompagnarti!
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