Arriva San Valentino, e come ogni anno ci si divide in due partiti: chi si ritrova in questa atmosfera tutta cuori e cioccolato, e chi detesta una ricorrenza che trova solo commerciale. Eppure, come spesso accade, questa festa ha radici antiche (ti lascio qui uno schema per visualizzare meglio le fasi dell’anno), ed è legata ad un momento dell’anno particolarmente duro: è la fine dell’inverno, le scorte scarseggiano, gli animali sono affamati, ma il sole ricomincia a fare capolino, seppure nel freddo e nel ghiaccio, qualcosa nell’aria sta cambiando, si avverte una promessa di primavera in arrivo, l’energia cambia, si inizia ad uscire dal letargo con prudenza.
E proprio in questo momento si colloca la festa degli innamorati, che un tempo era una festa della fertilità, dedicata alla vita che ricomincia, alla speranza per il futuro, al rinnovamento.
Mi piace allora prendere San Valentino come un’occasione: per ricordarmi del mio amore, e soprattutto di come ci siamo innamorati, dell’energia frizzante del corteggiamento, di com’era prepararsi e farsi belli per uscire a cena, ordinare chiedendosi cosa avrebbe scelto lui, sorridere, ridere, sfiorarsi… com’era aprire un pacchetto, e com’era scegliergli un regalo, leggere insieme poesie d’amore…. com’era trovare una piccola cosa da regalargli in ogni negozio in cui capitavo, perchè era in ogni mio pensiero, in ogni momento, in ogni canzone…. com’era la sensazione di sorpresa, di scoperta, di novità, di incognita per il futuro, chissà dove ci avrebbe portato il cuore…
E allora se gli anni passano, i figli crescono, il quotidiano incombe, mi prendo questo giorno, e questo mese, per ricordarmi del fuoco dell’amore, e per ricordarmi che lo si tiene acceso con un soffio leggero, a volte, e non solo con l’impeto della passione. Uso l’energia che mi vedo attorno, questo immaginario di cuori rossi, e cioccolatini, e frasi romantiche in ogni spot pubblicitario, per ricordarmi di innamorarmi di nuovo, di prendermi cura di questo amore come se fosse ancora una piantina fragile, sbocciata da poco.
Ma soprattutto, mi ricordo di innamorarmi di me, dei miei figli, della mia vita di tutti i giorni, e celebro questa rinascita con qualcosa di nuovo, per me, per chi amo, perchè è così che il fuoco si mantiene acceso, trattandoci ogni giorno come se fosse il primo giorno, non dando nulla per scontato. E allora che sia un rossetto nuovo per me, o un paio di tende nuove per la casa, un regalino per i bambini, un cuore rosso per tutta la famiglia, per celebrare il fatto che siamo vivi, che siamo uniti, che l’inverno sta finendo, e soprattutto che prima di ogni altra cosa dobbiamo amare noi stesse, e coltivare con cura il nostro spazio, nel nostro cuore, nella nostra casa, nelle nostre relazioni.
Dunque, che sia un San Valentino felice per ognuna di voi, che possiate regalarvi un fiore, e regalarlo a tutti quelli che amate, che possiate rinnovare le vostre promesse e le vostre relazioni, e che la festa abbia inizio.
0 comments on “San Valentino, o i piccoli gesti dell’amore” Add yours →