Una stagione di abbondanza

L’autunno è una meravigliosa stagione! Ho un vago ricordo del fatto che, quando ero bambina, venisse considerata (forse solo da me e dai miei coetanei?) come una stagione triste. Non c’era più la mia frutta preferita, vivendo a Milano i colori intorno a noi andavano dal grigio fumo al marroncino, colore che detestavo, pioveva spesso, obbligandomi a stare in casa, aumentavano gli strati di vestiti, e poi ci si metteva anche il buio del cambio dell’ora a rendere tutto più mailinconico. E negli alberi spogli vedevo solo tanta malinconia, aiutata dalle poesie che imparavamo a memoria in quel periodo. Per non parlare del momento magico in cui le rondini si riunivano per poi prendere il volo, e non farsi più vedere per mesi. E in quegli anni Natale era lontanissimo, perché i panettoni si vedevano solo intorno a S. Ambrogio e l’Immacolata, momento in cui rigorosamente si montavano albero e presepe, e Halloween non aveva ancora preso così piede da rendere tutto colorato, al massimo arrivava il pan dei morti, dolcetto che io detestavo!

Poi, con l’età, sono diventata più saggia, ed ho iniziato a vedere anche altro. Intanto i colori, non solo delle foglie, ma anche della luce, assume una ricchezza, una pienezza spettacolare, e anche le piante, che stanno attraversando il loro processo, in questo mese sembrano esprimere il massimo dell”esplosione di colori e sfumature,mostrano il canto del cigno prima della chiusura invernale.

Poi è il momento della vendemmia, della raccolta delle olive, che tanto mi parlano di prendere i frutti della terra per trasformarli e conservarli per i prossimi tempi. Insomma, ho imparato a vedere un momento in cui esprimere tutte le sfumature e i doni che abbiamo realizzato durante l’anno passato, mostrando magnificenza e bellezza, senza vergogna. Momento di gratitudine, di raccolto, di festeggiamento e ringraziamento. E questo autunno così caldo mi aiuta proprio a vedere questa parte. Nella fase finale di un momento, di uno stato, di una stagione, manifestiamo la ricchezza, l’abbondanza, ciò che abbiamo raccolto e creato. E’ come il momento della performance dopo aver tanto provato e studiato, l’esame che ci porterà alla fine di un percorso, il momento in cui diamo il massimo che possiamo dare prima di ritirarci a raccogliere e rigenerare energie.

Io vivo tutto questo, mi godo il sole di questi giorni, in bilico tra i sandali e i primi maglioni, faccio i conti di quest’anno che volge al termine e mi faccio i complimenti per quello che ha funzionato, e bene, e poi farò i conti con ciò che è giusto portare a termine. Per ora mi godo i successi, sono felice del mio raccolto. Celebro ciò che ho avuto e ciò che ho dato. Perché è da qui che posso partire per decidere come crescere l’anno prossimo, guardando tutto ciò che ho percorso in questi mesi, tutto quello che sono stata capace di fare. Questo mi dice quanto di più e di meglio potrò fare nei tempi a venire.

Goditi questo momento, la sua abbondanza, la sua concretezza. Celebra la materia, il corpo, ciò che hai creato, perché ricordati che tu sei la prima a dover onorare ciò che sei e ciò che fai. In questo modo ti apri alla ricchezza e alla abbondanza, guardandola quando c’è, notandola e onorandola. Così ti prepari alle stagioni di scarsità, sapendo che le potrai attraversare, perché hai tutti i talenti e le risorse per farlo! E non permettere a nulla e a nessuno di farti pensare che non sia così: la forza dell’autunno è quella di mostrarci che tutto è ciclico, tutto passa, e tutto, in qualche modo, tornerà!

Buone celebrazioni! E se vuoi passare un anno sintonizzandoti sempre più con questa magica, naturale ciclicità, forse questo percorso è quello che fa per te!

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